Abito sposa: l’abito country, tra divertimento e natura
Intervista alla stilista dell’abito da sposa country, Cristina Invidia di Follemente Sposa

Arianna Zombini
Cristina Invidia di Follemente Sposa mi ospita nel suo salottino delle spose in una casa di campagna, location perfetta per parlare di abito country!
Che tipo è la sposa country?
E' una ragazza spiritosa, giocosa, amante della natura. Il suo matrimonio è una festa divertente, non è posato e non necessariamente tradizionale. E' facile che si ballino ritmi country e che lo sposo sia vestito in bermuda e bretelle.
La sposa country è tendenzialmente giovanile, tutto dipende dallo spirito e dai gusti.
Come è nata l'idea di un abito country?
Cristina viene dalla Puglia e scopre che in Emilia Romagna ci sono sposi che scelgono di fare matrimoni rustici, in campagna, con allestimenti country chic, con menu alternativi (anche a base di gnocco e tigelle), molto differenti dai matrimoni tradizionali. Rimane molto colpita e divertita da questa idea e vuole creare un abito country per la donna che si sposa in estate, in agriturismo o all'aperto, in mezzo al verde.
Quali tessuti e quale modello per un abito di questo genere?
Cristina pensa a un materiale naturale come il cotone, in particolare al pizzo San Gallo, un tessuto che molte di noi avranno indossato da bambine... nostalgico, divertente e romantico. Di solito non si usa il cotone per l'abito da sposa, è considerato un materiale troppo semplice per la protagonista del matrimonio, ma... Cristina affronta questa sfida lavorando sulla linea e sul modello e crea un abito magistralmente strutturato, voluminoso, con corsetteria interna e strati di sottogonne (che richiama il modello di Rossella O'Hara). Il modello elaborato, il pizzo San Gallo, più particolare del classico cotone in quanto ricamato, i dettagli di roselline attorno a un cordoncino in raso verde intrecciato come un rampicante sulle bretelline e sotto al seno, danno vita a un vero abito da sposa non convenzionale in stile country.
Come viene lavorato?
La lavorazione è artigianale, è un capo unico. Cristina è modellista e stilista: progetta, disegna e cuce il campionario, realizza gli abiti con l'aiuto di alcune sarte del luogo.
Non vengono usate macchine (se non da cucire) nè procedimenti industriali e i materiali sono tutti italiani.
Il cotone di questo modello è bio?
Il cotone è un tessuto naturale per antonomasia ma in questo caso non c’è la certificazione bio perchè il pizzo San Gallo è un cotone ricamato che finora non è stato facile reperire da coltivazione biologica, diversamente dal cotone liscio. Bisognerebbe richiedere ai produttori di ricamarlo apposta in metraggi industriali e questo non rispecchierebbe più le qualità dell’abito unico. Tutte le altre tipologie di cotone liscio possono essere biologiche.
Altre curiosità su questo modello?
Questo modello diverte molto, Cristina lo ha fatto spiritosamente indossare a una modella per una sfilata e per un servizio fotografico, abbinando non le classiche scarpe da sposa ma gli stivali di gomma e ambientando il servizio in una stalla (si veda la foto di questo articolo).
E poi... rassicuriamo le spose di tutte le taglie: questo modello di abito country è ideale per spose longilinee ma si possono creare modelli e abiti in stile country adatti anche alle donne formose. Cristina è specializzata in taglie forti e sta già realizzando un nuovo modello country "effetto snellente" per un matrimonio del prossimo autunno!
Ringraziamo Cristina Invidia per averci raccontato e fatto vedere con entusiasmo il suo capo e per averci messo a disposizione una foto della sua gallery.
Per info e approfondimenti: www.follementesposa.it.
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